Costantino Rocca, il campione italiano di golf più titolato di sempre, ha compito 60 anni domenica 4 dicembre, e la sua voglia di scrivere ancora pagine importanti nel golf italiano non si è esaurita.

Sette Open vinti sul Tour Europeo e Senior Tour, tre partecipazioni alla Ryder Cup, Rocca gioca ancora il Senior Tour europeo (proprio in questi giorni è impegnato nel Mauritius Golf Masters), ma i suoi progetti per il futuro sono orientati alla sua prima vera passione: l’Insegnamento.

Il primo passo concreto in questa direzione è una serie di video lezioni che saranno pubblicate con cadenza settimanale sul suo canale youtube, la prima delle quali uscirà proprio il 4 dicembre in occasione del suo sessantesimo compleanno.

“È solamente l’inizio di un percorso – ha detto Costantino Rocca ai giornalisti incontrati di recente all’Excelsior Hotel Gallia di Milano – che mi porterà un giorno a fondare la mia accademia per trasmettere ai giovani quanto io ho appreso nella mia carriera, avendo la fortuna di giocare al fianco di campioni eccezionali come Severiano Ballesteros, Bernhard Langer, Nick Faldo e il mio mito di sempre Tom Watson”.

L’incontro con la stampa, Un tè con Costantino, è stato anche l’occasione per ripercorrere i momenti più significativi della carriera di questo straordinario campione, arrivato sul tour alla fine degli anni ’80 da outsider (ha iniziato a giocare a golf lavorando come caddy al golf di Bergamo) che ha ricordato come la vittoria più bella è stata quella nel Pga Championship di Wentworth (1996), ma quella a cui è più affezionato, è quella nell’Open di Lione del 1993, la prima “perché la prima vittoria è sempre la più difficile”.

Sul colpo più bello non ha dubbi: è il ferro 1 giocato alla buca 16 di Valderrama durante la Ryder Cup del 1997 nel match contro Tiger Woods. “Ballesteros – il capitano di quella edizione ndr – non era d’accordo sulla mia scelta di giocare il ferro 1, ma io mi sentivo quel colpo talmente bene che ho fatto di testa mia e quando la palla è atterrata in green, mettendo Tiger K.O., ricordo le lacrime sgorgare dagli occhi del grande Seve”, ha ricordato.

Colpi memorabili ne ha giocati altri, come il putt imbucato dalla Valley of Sin alla 18 dell’Old Course di St. Andrews che gli ha consentito di agguantare il play-off per il British Open del 1995 (poi perso contro l’americano John Daly): “Ma il vero capolavoro del giorno è stato l’approccio alla 17 giocato dalla strada dietro al green con il putter. Non è stato un colpo improvvisato, l’avevo preparato a dovere perché quella buca è infìda e in quattro giri di gara prima o poi sulla strada ci finisci”.

Trucchi del mestiere, strategia di gioco, come affrontare il campo e la gara, ma soprattutto come fare lo swing ‘semplice’, per riuscire a ripeterlo sempre uguale anche sotto pressione: questo e molto altro ancora si può imparare dalle video lezioni di golf di Costantino Rocca, dal 4 dicembre sul canale youtube Costantino Rocca Channel